In via di pubblicazione lo studio dello Spallanzani sui due cinesi positivi al coronavirus. Ecco come il Covid-19 danneggia i nostri polmoni.
ROMA – Da una parte il tentativo di fermare l’epidemia, dall’altra la ricerca. I medici e i virologi italiani continuano senza sosta nel loro lavoro ed è in via di pubblicazione lo studio effettuato dall’ospedale Spallanzani sui due cinesi risultati positivi al coronavirus.
Una ricerca che permette di capire come il Covid-19 danneggia i nostri polmoni con l’alto rischio di creare seri danni non solo ai pazienti a rischio ma anche a persone che stanno bene come la coppia cinese che seguiva una terapia orale per tenere a bada l’ipertensione.
Come agisce il coronavirus sui polmoni
Il nemico invisibile, come è stato denominato in Italia, occupa gli spazi aerei nei polmoni con un liquido che generalmente è pus, sangue o acqua. Inoltre, è stato notato anche una specie di pavimentazione pazza, cioè un ispessimento del setto intralobulare che può inibire le prestazioni.
I pazienti che hanno contratto il virus, inoltre, possono avere anche delle sacche piene di liquido e di muco che possono peggiorare progressivamente con lo sviluppo della malattia. Il Covid-19, inoltre, allarga anche i vasi sanguigni che trasportano il sangue dal cuore ai polmoni per ossigenarsi.
La spiegazione dei ricercatori
Lo studio è accompagnato da una relazione dei ricercatori che spiegano il risultato di questa indagine sui due pazienti cinesi: “I modelli polmonari sono caratterizzati da ipertrofia dei vasi polmonari, che sono aumentati di dimensioni, in particolari nelle aree con danno intersiziale più pronunciato“.
“Questa nuova evidenza radiologica – continuano i ricercatori – suggerisce un diverso modello di coinvolgimento polmonare rispetto a quelli osservati nelle altre infezioni note gravi causate da coronavirus“. Si tratta di un primo passaggio fondamentale per capire meglio come agisce il virus sui polmoni.
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